Colli, vino e Santi: Pellegrinaggio nelle Marche

di Daniele Galli

Solitamente, quando si parla di Italia Turistica, le Marche risultano quasi sempre lasciate in secondo piano, a favore di altre località più rinomate.

Ma dove un’industria che fattura miliardi ogni anno non ci arriva, ovviamente la Fede immerge col soffio dello Spirito Santo questa terra unica, le suggestive colline vengono bagnate ai piedi dall’Adriatico.

E con queste premesse, le Marche, dopo alcune toccate veloci degli ultimi anni, sono state scelte come la meta del tradizionale viaggio estivo dei Gruppi Collettivov e Overoni, dopo un anno di assenza dovuta alla GMG.

E quindi, con la forza della Fede nel cuore sempre a rapporto, sei ragazzi sono partiti in pellegrinaggio. Dopo l’ormai obbligatorio passaggio per l’Autogrill di Fiorenzuola, i nostri pellegrini si sono fermati a Modena, e dopo una piccola escursione, ed un pranzo in trattoria per assaporare la ricchezza culinaria, sono ripartiti spediti verso il luogo designato dove far riposare le stanche membra: un hotel allocato presso l’Abbazia di San Claudio, dentro il comune di Corridonia, dove hanno trovato un’accoglienza peculiare, oltre che dei gatti che prontamente scappavano ad ogni tentativo di avvicinamento.

Da lì è l’inizio di una piccola avventura di 5 giorni alla scoperta di nuove Storie e nuovi protagonisti.

Macerata, Corinaldo, Osimo, Jesi e Recanati, tutti luoghi dove i nostri hanno fatto conoscenza di alcuni protagonisti della fede, che hanno trovato questa terra come il loro quartier generale.

Da Padre Matteo Ricci, che da Macerata portò il Vangelo fino all’estremo oriente, passando per San Giuseppe da Copertino, nato anche lui in una stalla come Gesù, e che si è consegnato alla storia come il Frate Volante, per stabilirsi fino al Ritorno alla Casa del Padre a Osimo, una delle prime Metropoli, se così possiamo definire. Fino ad arrivare alla visita a Loreto, e al suo Santuario che Ospita la Santa Casa, “il vero cuore mariano della cristianità”, a detta di Papa Giovanni Paolo II quando decise di visitare il Santuario. Una visita preceduta da una messa direttamente dentro il Santuario.

Per non parlare anche del presepe meccanico, la cui visita è stata letteralmente una calamita molto potente.

Ma soprattutto, i nostri hanno scoperto la Storia della piccola Santa Maria Goretti di Corinaldo, che a 11 anni, dopo una vita già complicata, venne pugnalata a morte da un giovane di nome Alessandro Serenelli, dopo un tentativo fallito di stupro. Ma il miracolo fu che lei perdonò il suo carnefice, un perdono che portò Alessandro ad una vita dedicata al Signore.

Santità, ma anche meraviglia. Come la visita al Museo Leopardi a Recanati, luogo di arte e ispirazione, o anche alle Grotte di Frasassi, una meraviglia creata in millenni di gocce d’acqua che, piano piano, ha formato un complesso che includeva, tra le altre cose, un orso polare, una torta di candeline, la spada di Damocle, ed un maniero con una strega.

E, come da tradizione, l’avventura terminò per i nostri pellegrini con una giornata al mare, bagnati dalla salsedine e riscaldati dal sole.

E così, anche questo capitolo è stato archiviato, in attesa di quali altre storie il Signore ci vorrà far scoprire.

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